Business e rispetto dell’ambiente: una tendenza diffusa in città
Incrementare la produzione e rispettare l’ambiente oggi è possibile.
L’esempio, proprio qui in città, ci viene fornito da Ilga un’impresa locale per trattamento della gomma, fondata nel 1953.
Da allora la ditta ha sempre cercato di migliorare l’efficienza dei propri prodotti, riducendo le spese (e quindi spesso i costi di produzione per far fronte alla minaccia cinese) appoggiandosi alle risorse offerte alla natura.
L’ultimo degli interventi che abbiamo attuato- spiega Paolo Sempio, presidente dell’azienda -è stata l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio.
L’impianto , da 50 kw, è uno dei più potenti della nostra area industriale e verrà inaugurato sabato alle ore 10:30.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con l’ingenier Danilo Coldesina.
“Grazie a questo e ad altri interventi -prosegue Sempio-siamo riusciti a ridurre dell’80% il consumo di gas e del 20% quello di elettricità per ciò che riguarda il processo produttivo.
Le nostre macchine funzionano soprattutto a vapore quindi, tramite l’installazione di un vascone per il recupero dell’acqua piovana e piccole modifiche ai macchinari e ai tubi dell’impianto, siamo riusciti ad ottenere risultati a dir poco strabilianti per ciò che riguarda il riscaldamento e il raffreddamento dello stabile, a costo praticamente zero.
Il numero uno dell’Ilga, che è anche un inventore ed ha recentemente costruito una parabola solare, si lamenta della poca attenzione prestata dai produttori di macchinari industriali alla questione energetica:
“Quando si acquista una macchina per la produzione seriale tutti guardano solo il numero di pezzi prodotti ogni ora e al costo iniziale.
Noi abbiamo deciso di ‘reiventare’ le nostre presse, ricercando materiali speciali che ci hanno permesso di isolarle termicamente, aumentandone l’efficienza energetica. Il lavoro eseguito senza l’ausilio dei fabbricanti che, almeno per ora, sembrano non avere alcuna intenzione di muoversi in questa direzione”.
La Lomellina – Aprile 2011